Il tassista era simpatico, parlava lentamente in un cockney che avrebbe potuto essere di Plaistow, un sobborgo della zona est, caratterizzato da una forte presenza di cattolici. Gli piaceva di più il papa precedente, ma in fin dei conti non toccava a lui emettere giudizi...
Isa ascoltava senza intervenire.
"Se disturbo, mi avverta"
"Niente affatto, la ascolto volentieri"
"D'altra parte il viaggio è lungo..."
"Non si scusi, va bene così"
"E' un piacere servire clienti come lei"
"Grazie"
"C'è poco traffico, oggi"
"Forse è per via del terremoto"
"Terremoto? Dove?"
"Dove stiamo andando noi"
"Non me lo poteva dire prima?"
"Lei non lo ha chiesto?"
"Come facevo a chiederlo se non ne sapevo niente? Dovrei forse chiedere a tutti i clienti se c'è stato un terremoto là dove mi chiedono di andare?"
"Io non faccio il tassista, sono affari suoi"
"Non si approfitti di me, non sono il tipo da porgere l'altra guancia!"
"Temo, giovanotto, che lei sia un po' paranoico"
"Forse è meglio che stiamo zitti"
"Forse è meglio che lei faccia il suo lavoro e la smetta con questi discorsi del cazzo!"
"Cara signora, lei è arrivata!" disse il tassista mentre rallentando ed avvicinandosi al ciglio della strada"
"Ma lei è pazzo?"
"Sì, signora, e lei è a piedi" disse mentre ripartiva sgommando.
"Non si è nemmeno fatto pagare..." pensò Isa, che pur non avendo capito cosa era successo cominciò ad avviarsi mentre il tassista faceva inversione di marcia attarversando irregolarmente l'aiuola centrale.
Poche decine di metri più in là un corpo straziato giaceva sull'asfalto.
"Che disordine!" Isa era davvero arrabbiata, il personale di servizio non conosceva più i propri doveri... le strade andavano pulite!
"E questo cos'è? Buttano via anche cose così belle! Proprio strano questo posto, devo proprio parlare con il direttore... in ogni caso qui non ci torno più" e così dicendo raccolse la spilla e la guardò.
"Questi cinesi fanno proprio di tutto" disse gettando la spilla nel canale che correva a lato della strada.
"Il sangue mi ha sempre dato fastidio" disse poi pulendosi le suole delle scarpe sfregandole sul terriccio ai bordi dell'asfalto.
Ricominciò a camminare proteggendosi gli occhi con la mano; il sole di mezzogiorno, ancora basso per via della stagione, la colpiva in pieno volto.
sabato 23 febbraio 2008
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