venerdì 15 febbraio 2008

Voices from the cellar

I letti erano comodi, le trapunte calde e morbide, le lenzuola piacevoli al tatto con il tessuto di canapa liscio, levigato da un secolo di bucati fatti bene, con acqua tiepida e saponi naturali. Vicino al bordo il monogramma (ricamato con seta greggia), probabilmente tratto dall'alfabeto di Kienerk. La lettera, una F, era inserita nel contorno di una foglia dall'aspetto familiare, una foglia di H.F. Mutans. Era parte di un corredo che i due fratelli Fuller avevano preparato per la nonna di Peggy, avevano piantato il seme, fatto crescere la pianta, liberato le fibre dalla parte legnosa con le quali poi avevano tessuto personalmente i teli per le lenzuola. Avevano poi messo da parte i semi, per poterli utilizzare in seguito, e i fiori per alcuni amici letterati che li apprezzavano molto.
"Spegni la luce, per favore?"
"Non sarebbe meglio se uno di noi vegliasse?"
"Veglia pure, io ho sonno"
"Senza mangiare?"
"Tè e pasticcini li chiami bere?"
"Guarda che te li sei mangiati quasi tutti tu"
"Erano buoni"
"Io ho fame"
"Io ho sonno"
"Io vado a cercare qualcosa da mangiare"
"Io dormo"
"Io cerco"

Accese una candela e in punta di piedi raggiunse la cucina, si avvicinò alla dispensa, prese delicatamente la scatola di latta serigrafata che conteneva i biscotti e la posò sul tavolo. Il coperchio fece una certa resistenza perchè le cerniere erano leggermente disassate. Lo posò vicino al centrotavola ricolmo di frutta secca e riprovò ad aprirlo quando sentì delle voci. Spense la candela e rimase immobile cercando di individuarne la provenienza. Una sottile lama di luce si fece strada nel buio della stanza, a lato della credenza. Non ci volle molto a capire che era montata su cardini; con una leggera trazione aumentò la fessura di quel tanto che gli bastò per sentire distintamente le voci e le parole.
"Jason se ne è andato, puoi uscire"
"Finalmente, non ce la facevo più a rimanere chiuso qui sotto"
"Ne hai preso a sufficienza?"
"Due flaconi, dovrebbero bastare"
"Due flaconi interi? Se vengono se ne accorgeranno"
"Stai tranquilla, ho aggiunto dell'acqua, il livello è rimasto identico"
"Speriamo bene. Fai piano perchè abbiamo due ospiti"
"Da quando in qua fai entrare degli estranei?"
"Sono solo due poveri vecchi, domani mattina se ne vanno, prendono il primo treno per Londra"
"Lo stesso che prendo io... E alla stazione come ci vanno'"
"Li porto io in macchina"
"E io?"
"Tu vai a piedi"
"Davvero gentile!"
"Ho promesso di portarli, non voglio che facciate il viaggio insieme"
"Potresti fare due viaggi"
"Non ti sto facendo già troppi favori?"

Stavano salendo le scale, era meglio tornarsene a letto.
"Questi me li porto via" pensò prendendo la scatola dei biscotti.

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