"Lo abbiamo fottuto"
"Chi"
"Quello della televisione, pensa che siamo rincoglioniti"
"e invece..."
"Cosa intendi dire?"
"Che potevi fare a meno di raccontargli la verità"
"Una verità talmente inverosimile che..."
"Tranne che per un dettaglio, il fatto che abbiamo gridato aiuto"
"Chi non l'avrebbe fatto durante un terremoto?"
"Chiunque l'avrebbe fatto durante o dopo, ma non prima"
"Prima o dopo, che differenza fa, uno è sotto shock, un po' di confusione è naturale"
"Ma il cameraman se ne è accorto"
"Sì ma lui è un tecnico, cosa vuoi che possa fare?"
Il cameraman stava inquadrando quel tizio con la Rover, aveva l'aria confusa, sembrava molto turbato, in mano teneva qualcosa che lampeggiava, forse un cellulare... cercò di chiudere l'inquadratura sulla luce ma il campo venne coperto. Erano le schiene dei due vecchi che erano usciti di casa e si stavano dirigendo proprio verso la Rover. La luce lampeggiò ancora una volta in direzione dei volti dei due rincoglioniti... la messa a fuoco non era perfetta ma per un istante l'oggetto si mostrò nei suoi dettagli... poi di nuovo fu coperto dalle schiene dei due vecchi che erano usciti di casa. Entrambe le teste si mossero, come se stessero annuendo, entrambi i due corpi salirono sul sedile posteriore della Rover, uno da una parte, l'altro dall'altra, segno che rincoglioniti del tutto non lo erano. La macchina ripartì verso la A2.
"Peccato!" mormorò il cameraman che pregustava uno scoop, un rapimento, storie di sesso e di droga, le uniche che attizzavano l'audience. Ma non sapeva di essere in diretta.
mercoledì 20 febbraio 2008
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