"Madame, è l'ora della sveglia!"
"Non aprire subito le tende, odio la luce"
"Madame, non si preoccupi, non la vede nessuno"
"Non essere sempre così servile, sei con me da un secolo, lo sai che le mie rughe sembrano i crepacci dell'Eiger! Accendi la TV, non so dove ho infilato il telecomando"
"Meglio non saperlo" borbottò la vecchia cameriera.
"An earthquake has shaken parts of Kent, damaging buildings and disrupting electricity supplies...". Le notizie venivano ripetute ogni mezz'ora e la giornata di Isa, sebbene in ritardo di un paio d'ore rispetto all'evento, cominciava con una brutta notizia. nella zona di Dover aveva vecchi amici, sperava che non fosse successo nulla a loro e ai loro beni. Seguì il resoconto dettagliato dei danni inframmezzato da una serie di interviste a gente del luogo. Vide anche due volti che le apparvero familiari ma alla sua età spesso capita di sbagliarsi, non capì cosa dicevano. La sequenza successiva era alquanto confusa, mossa, a tratti sfuocata, in lontananza si vedeva un'auto, poi una zoomata su una luce lampeggiante... lo schermo oscurato per un attimo e poi un'immagine chiara, perfetta, anche se ri-oscurata di nuovo. Riconobbe subito l'oggetto, come poteva non riconoscerlo anche a distanza di anni?
"La mia spilla..." sussurrò Isa, con malinconia.
"No, madame, La Spilla!" disse la cameriera ad alta voce, sperando che madame ricordasse.
"Aiutami a vestirmi, dobbiamo andare"
"Forse le è tornata la memoria" pensò la cameriera mentre stava per aprire il cassetto della biancheria.
"Non mettere le mani lì, te l'ho già detto un milione di volte! D'ora in poi lo chiuderò a chiave"
"Vecchia stronza..." pensò la cameriera
"E non dimenticarti di prenotarmi un taxi. Dovrebbe essere qui tra un paio d'ore, non di più"
mercoledì 20 febbraio 2008
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