venerdì 8 febbraio 2008

Metamorfosi

Carlito Beaufort Gonzales era nato da una famiglia agiata di San Paolo, aveva superato brillantemente gli esami finali del St. Paul, l'esclusiva scuola britannica frequentata dai rampolli delle buone famiglie inglesi. Era nato maschio ed aveva continuato ad esserlo finchè, come premio per la buona riuscita negli studi, venne spedito a Londra per perfezionare il suo inglese. Fu per lui un periodo straordinario, le ragazze cadevano ai suoi piedi, non aveva che da scegliere. Anche la sua auto, una rarissima 166 Mille Miglia, le attirava come mosche sul miele. Grazie ai suoi contatti era diventato uno degli ospiti più assidui di casa Hinshelwood negli anni in cui Lady Cophetua, avanti negli anni ma ancora piacente, catalogava le capacità amatorie dei ragazzi più belli della città per poi imporli a poco attraenti giovani abbienti pulzelle, ovviamente traendone benefici personali o informazioni molto preziose.

Ecco chi era Carlito Gonzales, un giovane benestante della buona società brasiliana, bello, bene educato, ottimo amante, potenziale marito di una pollastra di razza.

Ecco chi era allora, poichè le cose cambiarono radicalmente: una sera successe una cosa del tutto imprevedibile, incredibile, soprattutto per lui. Era una sera di primavera, Carlito era appena tornato a casa. Era solo, solo perchè voleva provare una nuova droga di cui si sentiva sussurrare da tempo ma nessuno del suo giro l'aveva mai provata. Si diceva che era potentissima e che produceva (o avrebbe potuto generare) salti di livello ontologico. Non sapeva quanta usarne e così la prese tutta, in fin dei conti era proprio poca quella contenuta nel flaconcino di cui si era appropriato a casa di Lady Cophetua.

Svenne.

Si risvegliò la mattina successiva con il cervello era intorpidito, la gambe molli e gli occhi gonfi, come di solito gli accadeva dopo una sonosra sbronza. Quando si vide allo specchio ebbe la prova che la sbronza continuava a produrre i suoi effetti: al di là dello specchio Carlito Gonzales, detto Peto, era diventato una bella ragazza.

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