Carne era stanco. Persino l'intenzione di vendicarsi, una volta fuori di lì, si stava affievolendo. Per esclusione aveva identificato il bastardo che, con prove false, lo aveva fatto rinchiudere nella clinica di Lydden Hill. Si trattava di una clinica privata, amministrata da un uomo di paglia che non conosceva i suoi padroni, che riceveva gli ordini sul da farsi via mail.
Da qualche anno, ogni giorno, qualcuno gli poneva le stesse domande. Forse volevano farlo diventare matto davvero ma nessuno sembrava si ricordasse del suo addestramento, prima della missione su Schit.
"Chi è Lei? -Come si chiama?"
"Chi sono i suoi famigliari?"
"Dove si trova adesso? - Che strada ha fatto per venire qua?"
"Che anno è? - Che stagione è? - Che mese è?"
"Adesso è mattina, pomeriggio o sera?"
Le risposte non erano sempre le stesse, ovviamente, e lui ogni volta rispondeva correttamente, pensava che prima o poi avrebbe vinto un premio. Conosceva il perchè delle domande, ne sapeva abbastanza sull'argomento per cui era convinto che non ce l'avrebbero mai fatta (anche se tra gemelli monozigoti il rischio di schizofrenia è molto alto) a convincerlo che lui non era solo Carne. Che qualche sintomo ci fosse, per esempio il disordine del pensiero, su questo non c'erano dubbi ma di lì a pensare che... ora si trattava di trovare il modo per andarsene, ormai le sue ferite erano guarite.
lunedì 11 febbraio 2008
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