I servizi segreti francesi erano talmente segreti che nemmeno uno dei capi, il dottor Lefevbre, conosceva parte dei propri agenti nè i loro informatori. Quando il suo amico Peacock lo aveva chiamato la prima volta gli aveva risposto, in totale buona fede, che non conosceva nessun Taffery. Ma dopo la telefonata dell'aiutante dell'ammiraglio pensò che forse era meglio saperne di più. Si mise subito in contatto con la contabilità, fornendo la sua password.
"Controllate tutte le spese fatte in Inghilterra durante l'ultima settimana"
"Quale conto?"
"Noir, ovviamente!"
"Ho già la risposta"
"Così velocemente?"
"Qualcuno mi ha fatto la stessa richiesta pochi minuti fa"
"Chi?"
"Lei pensa che io possa dirglielo?"
"Lasci stare, so quale è la procedura da quando è cambiato il presidente"
"Le interessano i nomi o il dettaglio?"
"Nomi e totali"
"La linea è sicura?"
"WAP"
"Bene. Non si tratta di grandi cifre ma i totali sono consistenti, i nomi sono cifrati ma non dovrebbe essere un problema per lei! Le stampo l'elenco completo e vengo nel suo ufficio"
"Meglio evitarlo, ci vediamo tra poco in Passage Verdeau, sui gradini a sinistra del museo delle cere, di fronte al negozio di libri usati"
"Tra dieci minuti sono lì"
Lefevbre chiamò subito il suo amico ammiraglio.
"Archie, non ci vedo chiaro"
"Cerca l'ammiraglio? Sono il suo aiutante. Posso fare qualcosa per lei?"
"Parlare con l'ammiraglio!"
"Può dire a me, provvedo io a riferire"
"Giovanotto, so io cosa posso e non posso fare, cerchi di mettermi in contatto con l'ammiraglio, subito!"
"Sissignore, non volevo mancarle di rispetto..."
"Allora?"
"Subito!"
"Archie, non ci vedo chiaro"
"Nemmeno io, tant'è vero che vado a vedere da vicino. Sono in elicottero, sto andando là"
"Là dove?"
"Vicino a Dover"
"Cosa è successo?"
"Non ne sai nulla?"
"Parli del terremoto?"
"No, quello non mi preoccupa, mentre il resto..."
"Quale resto?"
"Tu lavori in un bagno turco?"
"Che strana domanda... no, lo sai dove lavoro..."
"Sì, ai servizi segreti... complimenti! State invadendo un tratto di costa inglese e tu non ne sai nulla!"
"L'invasione dell'Inghilterra non era tra i programmi a breve termine! Mi faccio portare a Calais, vieni a prendermi con un hovercraft, riusciremo a parlare senza che ci possano sentire"
"Portati un documento, se ti ferma un soldato ti potrebbe servire"
Nella vetrina c'era in bella vista un libro di acquarelli di Peter Greenaway ma purtroppo il negozio era chiuso per la pausa pranzo. Si ripromise di tornarci in un altro momento quando il solerte funzionario della contabilità piombò alle sue spalle.
"Le ho portato quello che le avevo promesso ma ho scoperto dell'altro..."
"Da noi succede spesso"
"Non ci sono solo uscite, ci sono anche entrate"
"E' la vita... c'è chi scende c'è chi sale"
"Capisco la sua filosofia, ma qui ci sono di mezzo i cinesi!"
"Quanti?"
"Ha importanza?"
"Se uno di loro si chiama Taffery, sì"
"Taffery c'è, ma è nell'elenco delle spese... tutto è cominciato all'Hotel Bellechasse, sulla rive gauche, con un conto astronomico... insieme a lui c'era una signora inglese, una bella donna di nome Catherine Fuller..."
"Bene, allora Taffery esiste. Lei venga con me, devo andare a Calais, mi dirà il resto lungo il viaggio..."
"A Calais? E' il compleanno di mia moglie, abbiamo prenotato..."
"Festeggerà l'anno prossimo, se sarà ancora sposato!"
giovedì 21 febbraio 2008
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento