Kate ormai glielo aveva detto. Sapeva quanto Carne era ossessivo quando ci si metteva ed ormai ci si era messo. Era solo questione di tempo, non avrebbe resistito a lungo, prima o poi glielo avrebbe detto. Tanto valeva dirglielo e lo aveva fatto. Lei si era beccata un bel cazzotto sul muso ma a Jason sarebbe andata molto peggio, su questo non aveva dubbi.
I due vecchi, per il timore di essere ascoltati, preferivano non parlare più... fecero finta di aspettare il tè. Entrambi però pensavano di raccontare perchè erano lì, a piedi, in mezzo alla campagna... la loro storia era talmente insolita che non avrebbero avuto difficoltà ad essere creduti. Sapevano che tra Jason e Carne non era mai corso buon sangue ma non sapevano che Jason si fosse scopato Kate mentre Carne era rinchiuso nella clinica e non sapevano nemmeno che fosse stato lo stesso Jason, con prove false di follia, a farlo internare. Se lo avessero saputo non avrebbero certo spifferato tutto.
"Cazzo! Questa non ci voleva!"
"Ti capiamo, persino noi, in passato, non siamo riusciti ad eliminarlo!"
"Ma non è vostro figlio?"
"Nostro, no. Suo."
"Sì, mio. E allora?"
"Un bel figlio di puttana!" mormorò Jason "non sente nemmeno la necessità di giustificarsi!"
"Prego? sono un po' sordo"
"Ho detto che è un grande figlio di puttana"
"Sono d'accordo con te"
"Peggy, devo andarmene, ho un impegno improvviso"
"Torni presto?" la voce arrivava dalla cucina da cui arrivava un profumo di tè verde.
"Non aspettarmi, forse faccio tardi"
"Veniamo con te?"
"No, sull'Aston Martin non c'è posto, se volete andarvene prendete il treno" il tono era sgarbato ma non dimenticò di dare loro una fotocopia con le indicazioni per raggiungere la stazione più vicina.
"Jump off the West platform and walk out the small laneway. Turn right and ride for around 3/4 mile, turn left at big intersection and ride towards A2. Cross the A2 and you will run straight into the circuit."
"Queste sono le istruzioni per venire qui"
"Ma noi dobbiamo andare là"
"E' sufficiente leggere le istruzioni alla rovescia... no non così!"
"Adesso ho capito"
"Guarda che siamo soli, smettila di fare il coglione"
"Non facevo il coglione"
"Allora lo sei"
"Fanculo"
"Prego?" disse la voce dalla cucina.
"No, niente, stavamo pensando di attraversare la A2, raggiungere l'incrocio, girare a destra..."
"... e poi dopo poco più di un chilometro raggiungere la stazione di Shepherds Well... no, lasciate perdere, vi porto io... alla vostra età è meglio andarci in macchina. Andate a Dover o a Londra?"
"Questa qui fa troppe domande?"
"Ne ha fatta una sola"
"A me sembravano due"
"E invece era una, è come se avesse chiesto in quale direzione vogliamo andare"
"Hai ragione ma a me sono sembrate due"
"Allora, avete deciso in quale direzione volete andare?"
"Hai ragione, era una sola"
"E' gentile, mi pare"
"Stai pensando alle sue tette!"
"Cosa le rispondiamo?"
"Londra!"
"Londra? ho capito bene?"
"Sì, gentile signora, Londra"
"Ho il timore che dovrete aspettare domani mattina, l'ultimo treno per Londra è passato poco fa. Non preoccupatevi vi preparo da dormire"
"Perchè non le diciamo che ha capito male, che vogliamo andare a Dover?"
"A fare cosa?
"Perchè dovrebbe chiederlo"
"Non hai capito, io ho chiesto a te cosa dovremmo andare a fare a Dover"
"A Dover? Niente, cosa vuoi che abbiamo da fare a Dover?"
"Ricominciamo da capo. Noi-andiamo-a-Londra. A Londra temo che avremo da fare parecchio."
"Ho capito, non si va a Dover perchè a Dover-non-c'è-niente-da-fare"
"Esatto."
Nella stanza degli ospiti Peggy stava togliendo quattro vecchie lenzuola di canapa da un cassettone di mogano.
giovedì 14 febbraio 2008
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