Come si è visto negli ultimi post, l'analisi dell'opposizione realismo-antirealismo ha portato la discussione a focalizzarsi sul senso delle implicazioni ontologiche soggiacenti al racconto.
In una prospettiva più ampia, il Rifondatore si chiede allora come andrà inteso il rapporto stesso tra epistemologia ed ontologia ed indica un'opzione a suo avviso non mediabile:
"L'eterna disputa tra realisti da una parte e antirealisti dall'altra è riconducibile a quella tra coloro che scelgono di accordare un primato all'ontologia (come il sottoscritto) oppure all'epistemologia (come Myr), per cui il succo della questione, insomma, sarebbe: per il realista viene prima l'ontologia, per l'antirealista l'epistemologia?
A parte il fatto che si potrebbero benissimo rovesciare i termini e sostenere pacificamente che ci sono tanti realisti che vanno pazzi per l'epistemologia (Quaglia padre) e antirealisti che flirtano con l'ontologia (Ratzinger), la mia opinione è che la contrapposizione ontologia/epistemologia sia una ripercussione del parto gemellare di Isa di Culo.
Si tratta di una falsa opposizione: da una parte l'ontologia-Carne, dall'altra l'epistemologia-Carnet, (o viceversa).
In realtà, se proprio si volesse tracciare una linea di demarcazione, questa dovrebbe permettere di distinguere tra coloro che accordano il primato ontologico (perché è di questo che si tratta) all'esperienza oppure all'epistemologia.
Laddove per primato ontologico intendo la risposta alla domanda: che cosa c'è?
Vediamo da vicino queste due opzioni.
A) Ontologia=esperienza.
Cosa si intende per esperienza?
L'esperienza è per lo più ciò che accade. Lo so, detta così è banale, ma attenzione non è detto che l'esperienza non lo sia. L'esperienza è esperienza del mondo reale, ossia di quello in cui viviamo - fatto di cose che vediamo, tocchiamo, annusiamo, ecc. e nel quale le cose appaiono come (=sono) belle o brutte, leggere o pesanti, profumate e colorate, veloci o lente, rassicuranti o paurose. Dell'esperienza fa parte (in essa rientra) la cera che è ora calda e molle ora fredda e dura - e non la cera "pensata" che non è nè calda né fredda né molle né dura, tanto per alludere al celebre esempio cartesiano.
Se il reale, inteso come esperienza delle cose incontrate, è l'oggetto dell'ontologia, Frosinone fa parte del mondo reale, Gotham City no (volendo e avendone i mezzi posso andare a Frosinone. A Gotham City no). L'esperienza ci dice (è) ciò che ha realtà effettiva e l'ontologia ne è la scienza.
B) Ontologia=epistemologia.
Vediamo ora che succede quando si identifica l'oggetto dell'ontologia con l'epistemologia.
Identificare ontologia ed epistemologia significa affermare che è la fisica che ci dice ciò che c'è, che la scienza (pensate a Kant) viene prima dell'esperienza in quanto i suoi principi non derivano da essa ma la rendono possibile.
C'è poi tutta una casistica ricorrente lungo la storia della filosofia, perlomeno da Cartesio ad Ayer, circa la svalutazione dei nostri sensi in favore di ciò che è epistemico (bastoncini immersi nell'acqua, torri quadrate che da lontano appaiono tonde, illusioni ottiche e così via).
L'oggetto dell'ontologia non sono i tavoli, le rose o Frosinone; ma gli atomi, le particelle subatomiche, le forze, gli stimoli e così via. Insomma, non le cose quali concretamente si offrono a noi nell'esperienza, ma concezioni, spiegazioni causali, costruzioni logiche e chi più ne abbia più ne metta, insomma tutto l'armamentario che genericamente rientra nella cassetta degli attrezzi dello scienziato e che gli permette di oggettivare la realtà (nel significato A) per i suoi scopi.
L'aut-aut io lo vedo per questi motivi tra (A) e (B): posso affermare la realtà effettiva dell'uno o dell'altro, di Frosinone o delle particelle subatomiche ma tertium non datur. Il grado di realtà dell'uno sarà inversamente proporzionale a quello dell'altro.
Un'ultima cosa: Chi ci dice che non esista una realtà indipendente da quella che noi percepiamo? Bella domanda. Può darsi che, per usare una terminologia carniana, esista da qualche parte un CDC69...
E' evidente che queste due opzioni sono entrambe completamente fallimentari
giovedì 31 gennaio 2008
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