giovedì 31 gennaio 2008

Ultimo venne Carne

"Deluso?" chiese, rialzandosi dal tappeto
"Dopo quattro romanzi zeppi di merda, non sarà certo un po' di orina a impressionarmi"
"Ma forse... è un bene che lei sia qui" disse l'altro vecchio
"In che senso?"
"In senso ontologico"

La porta d'ingresso si fracassò all'improvviso. Carne aveva i vestiti laceri, come nei tempi migliori. Uno scitgun arrugginito ciondolava trattenuto a stento dal suo braccio destro.
"Aaaah, figli di puttana!" gridò. Il suo colore scuro, quasi etiope, riveòlava una lunga astinenza dall'Helleborus

"Come fai a essere qui?" chiese Grande
Ma Carne strepitava, non sentiva ragioni, minacciava con lo shitgun spianato

"Non puoi rompere i coglioni proprio adesso, testa di cazzo!" gli disse Myr in tono pacato ma fermo.
"Razzista!" sibilò Carne
"No. Tu sei una testa di cazzo. Poi, caso mai, sei anche negro, ma questo è irrilevante" spiegò Myr
Carne non era preparato ad un'argomentazione indiretta, ci sarebbe voluto Carnet. Tenendo sotto tiro Myr sfilò il bocchettone dell'intrusore e se lo infilò nel culo.
"Dove abita il Rifondatore?" chiese minaccioso
"Fanculo" disse Myr
"In Italia, a Genova...-si affrettò a dire uno dei due vecchi - l'indirizzo ce l'ho sull'agenda"
"Fermo! - gridò Carne - Ti ho già sparato una volta, ma c'era quella cazzo di ontologia che ti ha parato il culo. Adesso è finita"
"Non farlo!" gridò Kate alle sue spalle
"Dammi almeno una buona ragione"
"Non ti ha ancora dato l'indirizzo del Rifondatore"

1 commento:

Jason ha detto...

Ho riso almeno tre volte!