"Ti sei dimenticato di Peggy?"
"Come potrei, dopo quello che c'è stato tra di noi..."
"Sei proprio rincoglionito! possibile che tu pensi sempre al passato... sto parlando della giovane Peggy... poveraccia, a Viareggio con questo clima..."
"Ah, sì, la giovane Fuller! hai ragione, sto rincoglionendo, me ne ero dimenticato del tutto... ma non è sola, c'è Flacca."
"Bella compagnia! Proprio una bella compagnia per un inverno nebbioso come questo!"
"Chiamala, vedi come se la passa e se ha bisogno di qualcosa"
"Perchè la devo chiamare io?"
"Perchè sei tu ad essertene ricordato, se non ne hai voglia potevi anche tacere"
"Questa è la segreteria telefonica della Pensione Belvedere. In questo momento non c'è nessuno ma voi potete lasciare un messaggio dopo il bip. Sarete richiamati."
"Ho chiamato. C'era la segreteria telefonica."
"Hai lasciato un messaggio?"
"Perchè?"
"Non ricominciare con la solita storia.. io ti faccio una domanda e tu rispondi con una domanda.."
"Non ho lasciato un messaggio, non rompere i coglioni."
"E così non sappiamo dove è Peggy"
"Peggy è andata a Cerveteri con Flacca"
"Come fai a saperlo?"
"Non te lo dico"
"Fanculo!"
L'unico ospite della Pensione Belvedere era Peggy Fuller, giovane e carina. Flacca era in castità forzata da parecchio tempo.
"La ragazza si sta annoiando, è questa l'occasione giusta!" pensò Flacca.
"Cosa ne dici se prendiamo la macchina e andiamo a farci un bel giro?"
"E la pensione?"
"Chi vuoi che venga con questo tempo?"
"Non lo so, da noi il tempo è sempre così ma la gente si muove lo stesso..."
"Da noi no, o c'è il sole o la gente se ne sta a casa, per muoversi dovrebbero essere dei masochisti! Andiamo!"
(Citazione dal Cap. 31 di CarneDiCulo: Carne sorrise. Fin dal primo capitolo quando lui diceva: "Andiamo." Kate lo seguiva senza storie.)
Peggy lo seguì, senza sapere dove sarebbero andati e cosa avrebbero fatto. Flacca invece lo sapeva. Per non correre rischi scelse una destinazione sufficientemente lontana sperando che la vecchia millecento che il Commendator Breviglieri aveva posteggiato nel cortile ce la facesse a partire, ad arrivare a Cerveteri e, soprattutto, a tornare indietro. Da giorni aspettava questo momento per realizzare almeno una delle sue fantasie con la giovane ospite ma, scegliendo Cerveteri come destinazione aveva un altro scopo, andare a vedere da vicino un tumulo etrusco. lo aveva sognato più volte senza sapere dove fosse poi un giorno, su un libro scolastico che qualche ragazzo aveva dimenticato in una delle camere della Pensione, vide la foto. Era questa l'occasione giusta per unire l'utile al dilettevole.
lunedì 28 gennaio 2008
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