Il 737 atterrò molto dolcemente a Dublino. Prima di salire su un taxi (destinazione Newgrange, circa 20/25 minuti) Kate pensò bene di andare in bagno. Fece quello che doveva fare e poi decise di lavarsi le mani. Mentre stava per aprire il rubinetto diede un occhiata allo specchio. Un'auto con un vistoso numero 9 sul cofano sfrecciò alle sue spalle. Istintivamente si voltò. Non c'era nulla, solo una parete di piccole piastrelle di ceramica bianca. Fissò di nuovo lo specchio e l'auto passò di nuovo. Kate memorizzò i tempi del fenomeno, attese alcuni secondi e guardò di nuovo lo specchio. Ora voleva vedere chi stava guidando l'auto. Non ci riuscì perchè proprio nell'istante topico, un'altra auto superò la prima, sovrapponendosi ad essa. In queste situazioni Kate non si stupiva mai di nulla, si preoccupava solo di registrare dati e informazioni.
"Finalmente!" disse Amy.
"Scusami, ho avuto qualche problema..."
"Mestruazioni?"
"No, solo un contrattempo..." rispose Kate pensando allo studio di suo nonno Timothy. La macchina numero 9 c'era in almeno una dozzina di piccole cornici, appese disordinatamente sopra il caminetto. nelle altre c'era spesso il volto di sua zia Peggy.
sabato 26 gennaio 2008
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento