sabato 9 febbraio 2008

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E' sulla spinta di questa percezione che Carlito si lancia in esperienze diverse... fa il lavapiatti da Badge House, il ballerino di fila in qualche spettacolo del Joy Theatre, poi trova un posto come stalliere presso una famiglia dell'alta borghesia londinese.

Thimoty e Gregory Fuller non avrebbero mai immaginato che quel giovane stalliere era un omosessuale. Non che avessero avversione per la categoria, il problema era che gli omosessuali si portano sempre dietro dei problemi. E problemi non ce ne volevano, proprio quando si era vicini al giorno della seconda fioritura del Fallo Titanico, anticipato da un leggero tanfo sulfureo. Tim e Greg non si aspettavano certo di trovare quello che si presentò ai loro occhi ai piedi della pianta, il cadavere del giovane stalliere, che conoscevano appena. Lo avevano visto in quei paraggi un paio di volte in compagnia di una ragazza ben vestita che ricordavano bene per via dell'enorme deretano. Avevano scambiato con loro solo un discreto saluto. In entrambe le situazioni li avevano sentiti parlottare vivacemente mentre si allontanavano. Ora il ragazzo era lì, senza vita, sotto la pianta pronta a coprire col suo fetore quello del corpo che presto avrebbe cominciato a decomporsi. Tim e Greg si guardarono. Se avessero chiamato la polizia i visitatori sarebbero accorsi in massa, la pianta sarebbe stata individuata, gli anni della loro attesa vanificati, la rara esperienza fottuta. Non dissero niente a nessuno, la pianta ebbe il tempo di fiorire, milioni di insetti arrivarono, del giovane rimasero poche ossa che la vegetazione ricoprì in pochi giorni.

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