sabato 16 febbraio 2008

L'indagine prosegue

John Miller aveva ricevuto il suo addestramento nella nuova sede tra Victoria Street e St. James Park, di fronte all'Hotel St. Ermins. Ci si era trovato bene ed aveva familiarizzato con parecchi giornalisti televisivi che si piazzavano sul marciapiede opposto per essere ripresi con l'insegna girevole di Scotland Yard alle spalle. Spesso lo invitavano al bar dell'hotel per sentire da lui notizie di prima mano e in cambio, quando lui seguiva una pista, li chiamava per attingere ai loro archivi dove anche le notizie più insignificanti non venivano mai eliminate. Più di una volta aveva risolto dei casi sulla base di un pettegolezzo o di una foto innocente che non avrebbero trovato posto negli immensi database multimediali della sua struttura. Non gli ci volle molto per vedersi attribuite tutte le indagini più complesse; quella dell'incendio del Cutty Sark era l'incarico più recente e lui sapeva di essere sulla buona strada. Ricordava bene il colloquio con il suo capo:
"Ottimo lavoro, Miller, ti farò sapere"
"Grazie capo, mi chiami quando vuole"
"Tranquillo, ti chiamerò"
Ma di certo c'era che il capo non lo aveva chiamato. C'era sotto qualcosa e stranamente Kate c'entrava, direttamente o indirettamente. Un amico, poliziotto anche lui, lo aveva avvertito che la sua ex-moglie stava facendosi medicare al London Bridge Hospital, in Tooley Street, a due passi dal Dungeon, dove pareva che qualcuno, per rapinarla, l'avesse suonata come un tamburo, labbra rotte, sangue... "a parte questo, stava bene".
Aspettò che uscisse e la seguì, prima verso sud, una sosta imprevista a Camberwell Green dove la vide uscire, fare due passi come se aspettasse qualcuno, poi risalire in macchina, prendere la A23 in direzione est e poi dirigersi verso Dover lungo la A2. John pensò che quella notte avrebbe aggiunto un altro tassello al suo mosaico. In realtà, dopo che ebbe raggiunto Lydden Hill, se ne trovò uno in più.
Vide uscire qualcuno dalla legnaia della casa dove era entrata Kate. Non sapeva chi era, ma un uomo con l'aria furtiva che esce a piedi alle cinque di notte era sicuramente uno che faceva qualcosa di poco chiaro. Il sospetto si incamminò a piedi verso la statale. Aveva una borsa di tela dalla quale spuntavano due contenitori, sembravano due thermos di metallo. Miller si mise a seguirlo a debita distanza.

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