venerdì 15 febbraio 2008

Nightmare

L'ufficio del commodoro Theo Peacock era im perfetto stile navy, mobilia con gli angoli rinforzati, mappamondi e cartine, appliques provenienti dalla Queen Mary. Erano solo uno dei reperti provenienti da grandi imbarcazioni di cui il commodoro andava fiero: C'era un piccolo scrittoio proveniente dal Pelican, un pezzo di ringhiera del cassero della Golden Hind, alcune stoviglie del Seagull Major, ma il pezzo a cui teneva maggiormente era il timone del Cutty Sark. Ovviamente questo pezzo era nascosto dietro una riproduzione cartografica assai ingrandita dello stretto di Gibilterra, tratta dal settecentesco "Recueil des principaux plans des ports et rades de la Mer M�diterran�e" di Joseph Roux.
Il commodoro entrò e compose un numero di telefono.
"Chi parla, a quest'ora di notte"
"Sono Theo, ciao Archie"
"Theo, che cosa ti prende a quest'ora di notte?"
"L'avete preso?"
"Lo stiamo prendendo"
"Non l'avete preso. E sta scappando, immagino"
"Lo lasciamo libero di muoversi, non è la stessa cosa"
"Stronzate. Dovete prenderlo e basta"
"Faremo il possibile"
"Quella vecchia troia ti ha aiutato?"
"Mmm, non ci siamo lasciati con un abbraccio, se lo vuoi sapere"
"Ti sei messo contro la Hinshelwood? Sei un imbecille!"
"Sono il capo della polizia, non porebbe essere altrimenti"

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