giovedì 7 febbraio 2008

The show is going on

In una , almeno in una, delle due ville gemelle di Lydden Hill le luci del primo piano erano accese. Con la scusa degli abiti bagnati e della casa eccessivamente riscaldata, Kate indossava ormai la sola sottoveste, Carnet era in vestaglia. Lei era mollemente abbandonata su un grazioso divanetto bergére foderato in tessuto provenzale. Il fondo di una bottiglia di Puligny Montrachet De Culo millesimato attendeva di essere scolata per buttar giù gli ultimi due vole-au-vent. "Una cenetta frugale" aveva detto lui. Un vecchio grammofono trasmetteva le Danze Sacre di Gurdijeff.
Ad un tratto lei si alzò in piedi e andò alla finestra. Lui si avvicinò, da dietro. La cinse con le braccia, lasciando che lei continuasse a guardare fuori. Avvicinò le sue labbra al suo orecchio. Lei lo lasciò fare.
Fu così che Carnet prese a mormorare:
"Il centrocampista Richarlyson ha deciso: niente Roma. Il giocatore ha deciso di stare a San Paolo per tutta la sua carriera. Da Dublino, dove ieri il Brasile ha battuto l'Irlanda per 1-0, il nazionale verdeoro fa il punto sul suo futuro e dice di voler fare la storia del San Paolo..."
"Interessante, ma che c'entra con il Montrachet e con le musiche esoteriche?"
"Non c'entra nulla, ma i nostri autori hanno detto che per compiacere i lettori basta un po' di calciomercato e un po' di sesso. La pratica calciomercato l'abbiamo evasa. Adesso che si fa?"

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