domenica 17 febbraio 2008

The brooch

"Jimmy, mi dai un'altra pinta?"
"Solita?"
"Solita"
"Hai già bevuto a sufficienza"
"Sì mamma"
"Lo dico per il tuo bene, Greg"
"Lo dici per parlare, non lo fai più da quando Kate se ne è andata"
"Stai infilando il dito nella piaga"
"Lo faccio per il tuo bene"
"Sì mamma"
"Dammene ancora una e poi smetto. Domani c'è il mercato delle pulci e devo andare a scegliere le cose da vendere"
"Ormai sono passati circa 8 mesi, perchè non ti decidi a vendere il timone del Cutty Sark?"
"Già fatto, l'ho venduto ad un tizio la settimana scorsa, mi ha detto che era per un suo amico ammiraglio"
"E non hai altro?"
"Una collezione di cartoline antiche, degli attrezzi da apicoltore, qualche macchina fotografica, un bel numero di tazze da caffè, un servizio di posate EPNS di Elkington... tutta roba che hanno anche gli altri... se va bene incasso una ventina di sterline! Bei tempi quando vendevo eliche d'aereo a David Hemmings! "
"Hai anche un pigiama di seta e forse nella Rover c'è rimasto qualcosa"
"Non ci avevo pensato, appena ho finito la birra vado a vedere"
"Vacci subito, poi la birra te la offro io"
"Io vado, ma questo è un ricatto!"
Il cassetto del cruscotto era chiuso a chiave ma Greg riuscì ad aprirlo, senza forzarlo, in 8 secondi e tre decimi, un tempo da dilettante ma le birre stavano facendo il loro effetto: era buio e questa poteva essere una giustificazione, solitamente non ci avrebbe impiegato più di cinque secondi. Infilò la mano destra e rovistò tra il contenuto, dietro un pacchetto di kleenex c'era una scatola cubica con i bordi smussati, al tatto sembrava di pelle. la portò alla luce, e la aprì sul cofano della Rover. Il cofanetto dischiuso emanava un caldo bagliore bruno. La spilla a forma di merda, cesellata in lega di spuma d'oro marrone pareva vivere di vita propria. Migliaia di piccolissimi topazi marroni, ciascuno incastonato a Serty Mystérieux formavano una meravigliosa superficie vellutata. L'elegante voluta e il capriccioso ricciolo terminale la facevano apparire come una vera merda.
"Non so chi sia Van Cleef ma ha davvero fatto un buon lavoro!" pensò leggendo il nome inciso sulla scatola mentre tornava da Big Jimmy.
"Questa spilla non la vendo certo domani a gente che arriva qui in cerca di cianfrusaglie"
"Per giunta non sai nemmeno quanto può valere..."
"E allora cosa faccio, me la tengo?"
"Potresti cercare questo Van Cleef..."
"... e dirgli che l'ho trovata, se vale molto..."
"... potrebbero darti un bel premio! di solito danno il dieci per cento, l'ho letto da qualche parte!"
"E se il proprietario della Rover ha già fatto la denuncia mi beccherebbero subito"
"Il proprietario? Carne non ti ha forse detto che la macchina è di suo padre?"
"L'ha detto, ma credo che stesse scherzando, sono convinto che l'abbia rubata"
"E se l'avesse rubata a suo padre?"
"Potrebbe essere. In questo caso dovrei cercare suo padre"

Se fossero usciti all'aperto il lampeggiare della spilla non sarebbe stato notato da nessuno, avrebbe potuto essere scambiato per un riflesso del sole.

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