giovedì 21 febbraio 2008

The same old story - Update

Jason stava riflettendo. Carne era scappato dalla clinica, prima o poi si sarebbe messo sulle sue tracce e, conoscendolo bene, prima o poi lo avrebbe trovato. Questa volta aveva bisogno di aiuto. Altre volte, in altre situazioni, aveva sempre cercato di cavarsela da solo ma questa era una vera emergenza, solo un intervento diplomatico avrebbe potuto se non risolvere il problema, minimizzarne le conseguenze. Quello che stava per fare avrebbe ulteriormente compromesso la sua libertà d'azione ma Jason, con i suoi trascorsi, non aveva molte persone su cui appoggiarsi. Chiamare Lady Cophetua gli costava fatica ma non poteva, a quel punto, fare altro.
"Sono Jason Spengler"
"Lei cerca Lady Hinshelwood?"
"Certo, non vorrà che io abbia chiamato per parlare con lei"
"Ma non voleva parlare con lei?"
"Ho capito il malinteso, sì vorrei parlare con lei, non con te!"
"Mi dispiace, signore, si sta vestendo e ha detto che non vuole essere disturbata"
"Per cortesia, faccia quello che le dico, torni da lei dicendo che Jason sta arrivando per andare, di tutta fretta, nella casa che lei sa, nel Kent"

"La signora mi ha detto di chiederle che macchina ha"
"E' rincoglionita? Ci sono cose più importanti"
"La signora non è rincoglionita, signore, ci sono due macchine della polizia davanti a casa, molto probabilmente la stanno cercando"
"Solito malinteso possibile, stanno cercando me o lei?"
"Dovrei darle del tu per farmi capire"
"Vai. permesso accordato"
"Ti stanno cercando"
"Cazzo!"
"Signore..."
"Scusami"
"Mi piacerebbe annullare il livello di confidenza che si è instaurato"
"Mi scusi per il mio linguaggio"
"Non si preoccupi, sono abituata a quello della signora!"
"Ha un'idea?"
"Chi io?"
"Era meglio rimanere lul livello di confidenza precedente"
"Ho capito. Non lo so"
"Chiedilo alla signora"
"Forse non ce ne è bisogno, utilizziamo un vecchio trucco... ha funzionato altre volte"
"Posso saperne di più?"
"Appuntamento tra mezz'ora alla stazione di London Bridge, ultimo sportello a sinistra"
"Grazie!"

Dieci minuti dopo questa telefonata Lady Hinshelwood uscì di casa e salì sul taxi che la stava aspettando. Indossava un tailleur di Chanel, un po' troppo attillato per la sua età, e un cappellino con veletta, secondo la moda dei reali, di Philip Treacy. Nel salire la gonna, stretta sulle ginocchia, le creò una certa difficoltà ma solo per alcuni secondi. Una delle due macchine della polizia si mosse sulla scia del taxi. L'altra rimase, nel caso il ricercato si facesse vivo. Dopo qualche minuto la porta di casa Hinshelwood si aprì di nuovo e questa volta ad uscire fu la cameriera, col suo lungo abito scuro coperto da un leggero Husky, al braccio teneva una grande borsa per la spesa, ai piedi un paio di comode polacchine. Lo sguardo dei poliziotti la seguì fino alla fermata dell'autobus poi ritornò al portone di casa.

"Jason Spengler!"
"Cosa fai qui, la tua padrona dove è?"
"Cosa è tutta questa confidenza?"
"L'ultima volta eravamo tornati al livello di confidenza"
"Con tua sorella, forse"
"Non ho sorelle"
"Lo so, era un modo di dire"
"Rifaccio la domanda, la sua padrona dove è?"
"Sono io la mia padrona, il trucco ha funzionato, la polizia sta controllando la mia cameriera da Fortnum & Mason"
"Grande!"
"Un trucco da bambini, che macchina hai?"
"Una Aston Martin"
"Una più comune no, vero? Vuoi proprio che ti trovino!"
"Vuoi che prendiamo il treno?"
"No, corriamo dei rischi. Ho un'altra idea. Andiamo fino alla vecchia stazione di Camberwell Green, ora è diventata un'officina, lì possiamo cambiare macchina, lì c'è un amico.."
"Lo conosci bene?"
"Più che bene!"
"Dai tempi di quella vecchia storia?"
"Vecchia? Ma allora non hai capito un cazzo!"

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