venerdì 1 febbraio 2008

Però forse c'è un ma

"Allora, fine?"
"Fino alla prossima volta, almeno"
"io torno alle mie farfalle ontologiche e tu ai tuoi capilettera che sanno di spigo?"
"E il Burberrys?"
"Cazzo, mi hai detto che l'hai trovato"
"Era solo pretattica. Volevo vedere se con quell'ammissione tu avresti assunto un'aria trionfante, come di chi è stato ingiustamente accusato e poi alla fine viene mostrata la sua innocenza, o non piuttosto un'espressione interrogativa e sorpresa".
"Quindi?"
"Quindi il problema rimane insoluto. E poi ci sarebbe un'altra cosa..."
"Cioè?"
"Non abbiamo spiegato che cosa sta accadendo sul piccolo circuito di Lydden Hill, quali piccoli terribili segreti si nascondono tra le pieghe di una comunità apparentemente unita, chi sta per sperimentare cosa... e soprattutto, chi gioca con la vita di altri, inconsapevoli marionette. I lettori se lo aspettano"
"Non si evince dal racconto, secondo te?"
"Ontologicamente, no. Il nostro continua ad essere un racconto epistemico"
"Continua ad essere?"
"Fanculo"

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