martedì 5 febbraio 2008

L'obiettivo

Thimothy Lovejoy Fuller, per la sua competenza e per la sua dedizione al lavoro durante gli anni in cui fu capo giardiniere a Kew, fu nominato Membro dell'Impero Britannico lo stesso giorno in cui la stessa onorificenza venne conferita a Magic Box, il calciatore italiano Gianfranco Zola, amato dal pubblico inglese per la sua bravura e per la sua serietà e fu lì due ebbero modo di parlare dei misteriosi poteri del mirto, soprattutto se fermentato e diluito con l'alccol.

La famiglia Fuller era praticamente cresciuta all'interno dei giardini, Tim e suo fratello Gregory conoscevano ogni angolo remoto del parco e ogni libro raro della biblioteca, nel 1985 avevano scelto assieme a Sir David Attenborough i semi da conservare per i cento anni successivi, insieme avevano sotterrato la sfera di vetro che li conteneva e insieme avevano condiviso la speranza di salvare dall'estinzione parecchie delle piante che questi semi avrebbero generato. Quando Tim se ne era andato il fratello, sebbene da anni in pensione, aveva libero accesso ai giardini. Riconosceva ogni pianta, ne ammirava i progressi, interveniva ai primi sintomi di ogni malattia che intravvedeva. Le piante ricambiavano il suo affetto, quando lo sentivano arrivare succedeva spesso che un bocciolo sbocciasse, che un ramo frusciasse anche in assenza di una benchè minima brezza, perfino l'erba diveniva più brillante... o almeno lui pensava che tutto ciò succedesse.

Kate, dopo la morte del nonno, era ancora più legata al vecchio zio. Ricordava con nostalgia le sue brevi ma interessanti lezioni di botanica durante le lunghe passeggiate tra i viali fioriti, gli acquarelli che lo zio preparava per lei durante le sere invernali quando lei era poco più di una bimba... sapeva anche che i due fratelli conservavano gelosamente dei segreti e ne aveva avuto prova la sera in cui il vecchio nonno se ne era andato. Avrebbe voluto saperne di più e non era la sola.

M. Taffery era al corrente di tutto ciò grazie agli uomini del servizio di sicurezza nazionale francese che da tempo, in via non ufficiale, seguivano tutta la vicenda, fin dai tempi di Camberwell Green benchè nessuno sapesse se fosse per un suo interesse personale o per lo scopo sciovinistico di trasformare la Salsa in un prodotto francese. Che questo dubbio fosse diffuso non preoccupava invece M. Taffery il quale aveva ben altro in testa: tutti ormai sapevano dell' H.F. Mutans mentre pochissimi - e due è pochissimi - sapevano dove continuava la sua lenta vita nei Giardini di Kew l'unica pianta rimasta di Amorphophallus Titan. Si sapeva soltanto che nel secolo scorso era fiorita solo due volte e che durante la fioritura, durata solo poche ore, il fetore di carne putrefatta che aveva emesso aveva attirato milioni di insetti. Ora bisognava sapere non solo dove era ma anche quando sarebbe fiorita. Gregory Fuller era l'unico ad avere assistito, per tutte e due le volte, al fenomeno e sicuramente sapeva quando si sarebbe verificato per la terza, quando per la terza volta ci sarebbe stata l'erezione del grande fallo. In quel momento una squadra di specialisti avrebbe dovuto essere pronta ad impossessarsi dell'enorme infiorescenza e a trasferirla con la massima urgenza a Richmond, nei laboratori della Faeces Research, una multinazionale controllata da capitali francesi, prima che i suoi principi attivi si corrompessero.

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