martedì 5 febbraio 2008

Segreti e bugie

Molti erano i segreti che i due fratelli condividevano.

Il giorno della seconda fioritura del Fallo Titanico, anticipato da un leggero tanfo sulfureo, Tim e Greg non si aspettavano certo di trovare quello che si presentò ai loro occhi ai piedi della pianta, il cadavere di un giovane stalliere che conoscevano appena. Lo avevano visto in quei paraggi un paio di volte in compagnia di una ragazza ben vestita che ricordavano bene per via dell'enorme deretano. Avevano scambiato con loro solo un discreto saluto. In entrambe le situazioni li avevano sentiti parlottare vivacemente mentre si allontanavano. Ora il ragazzo era lì, senza vita, sotto la pianta pronta a coprire col suo fetore quello del corpo che presto avrebbe cominciato a decomporsi. Tim e Greg si guardarono. Se avessero chiamato la polizia i visitatori sarebbero accorsi in massa, la pianta sarebbe stata individuata, gli anni della loro attesa vanificati, la rara esperienza fottuta. Non dissero niente a nessuno, la pianta ebbe il tempo di fiorire, milioni di insetti arrivarono, del giovane rimasero poche ossa che la vegetazione ricoprì in pochi giorni.

Winnie aveva saputo quello che era successo. Suo fratello aveva scoperto i resti del giovane stalliere, ne aveva parlato con Greg e Greg gli aveva raccontato tutto, proprio tutto, comprese le dimensioni del deretano della giovane signora. Winnie non aveva fatto fatica a riconoscerne la proprietaria, la meno attraente delle infinite compagne di letto del giovane Carnet, si trattava di Lady Gwendolyne.C'era sotto qualcosa e Winnie lo seppe una sera che nella sontuosa casa di Chelsea non c'era nessuno salvo la cuoca (originaria dell'isola di Islay gli dissero al Builder Arms, il pub di Britten Street situato proprio dietro la villa).Fu sufficiente una bottiglia di Caol Ila per fare venire le lacrime agli occhi della cuoca e per farle spifferare tutto quello che sapeva, compresa la storia di Carnet, assistito e ricattato dalla vecchia astuta Lady Hinshelwood. Lady Gwendolyne, per incastrare Carnet ma anche per piacere personale, aveva ripetutamente sedotto il giovane stalliere fnchè non aveva avuto la certezza di essere incinta. A quel punto aveva deciso di sbarazzarsene. Un trattato di Odoardo Beccari sulle piante da fiore di Sumatra le indicò il luogo dove accoppiarsi per l'ultima volta: nei pressi di una pianta il cui tubero era fortemente tossico. I dettagli su come convinse il ragazzo a masticarne un pezzo non sono noti, di certo c'è che ci riuscì. Di certo c'è anche che sapeva che di lì a poco la pianta sarebbe fiorita e il nuseabondo fetore avrebbe coperto gli indizi del misfatto.

Più tardi, vicino allo stagno, nel giardino della bella casa di Twin Oaks, un ascoltatore indiscreto avrebbe potuto ascoltare brandelli di dialogo:
"Ebbene... io vorrei penetrarvi da dietro".
Ci fu una lunga pausa
"Ma... milord! Neppure i miei precedenti mariti avevano mai osato tanto..."
"Mi avete chiesto voi, di essere sincero"
"E sia. Ma ad una condizione..." disse Gwen irrigidendosi un pochino
"Tutto quello che volete" rispose Carnet
"Che non vi limitiate a quello!" rispose Gwendaline esplodendo in una sonora risata.

Carnet ovviamente, dopo un invito così esplicito, non si limitò affatto così, pochi giorni dopo...
"Mio caro, ho una bella notizia per voi!"
"Ditemi, non fatemi aspettare..."
"Sono incinta."
"Di chi?"
"Non scherzate..." disse la giovane gravida con qualche timore che la verità fosse trapelata.
"Ma certo che scherzavo!" disse il giovane cretino certo di essere l'unico ad avere un uccello...

"Chi altri, oltre a Tim e Greg, sapeva della fioritura?" pensò Winnie quando venne a conoscere l'intera storia.

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