"Ma almeno sai dove siamo?"
"Certo, siamo sulla Dover Road, stiamo andando a Dover per imbarcarci"
"Stavamo, prima di finire la benzina!"
"Diamo un'occhiata alle indicazioni, la prossima uscita è Lydden Hill"
"Lydden Hill?"
"Lydden Hill, sei sorda?"
"Non sorda, stupefatta!"
"Non ti ho vista fumare"
"Scemo, qui vicino è cominciata la nostra storia, quest'ultima storia, e poco più avanti la nostra penultima storia"
"Qui vicino cosa c'è"
"Il circuito di Lydden Hill!"
"Se c'è un circuito avranno anche della benzina, andiamo"
Come sempre, appena sentiva pronunciare andiamo!, Kate andava. Lo seguì anche se nessuno aveva ancora spiegato che cosa stava accadendo sul piccolo circuito di Lydden Hill, quali piccoli terribili segreti si nascondevano tra le pieghe di una comunità apparentemente unita, chi stava per sperimentare cosa... e soprattutto, chi stava giocando con la vita di altri, inconsapevoli marionette.
Per non essere investiti ai bordi dell'autostrada scelsero la via dei campi. Sentirono presto delle voci.
"E' magro di carburazione". Una ragazza stava seduta sullo steccato e, da quanto si poteva capire, come al solito sentenziava. Dal tono della voce si capiva che se lei diceva che era magro di carburazione voleva dire che lo era, magro.
"Jenny la sa come il diavolo" disse un ragazzo tirando fuori la testa dal cofano
"di più, come mia madre quando ti spiega la ricetta della torta di mele, accidempoli. Jenny, sei una pizza!"
"Humpf!" fece lei tirando fuori dieci pollici di lingua, "affari vostri, ragazzi. Io vado a casa" Saltò giù dalla sbarra e si allontanò col mento per aria e i capelli indorati dall'ultimo sole del pomeriggio. Fu proprio ai bordi del parcheggio che avvenne l'incontro.
"Vi serve qualcosa?"
"Credo proprio di sì, e non si tratta solo di benzina" disse Kate, pronta a sfoderare lo shitgun dopo avere visto due tumuli nel prato che si incuneava nel circuito e proprio sopra i tumuli due villette speculari circondate da siepi di H.F. Mutans.
"Inversione terrestre! Un'altro caso. Tu a sinistra, io a destra. Andiamo!" e Kate, non degnando Jenny della benchè minima attenzione, come al solito andò.
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venerdì 1 febbraio 2008
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1 commento:
Aho, sei meglio di Escher
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