sabato 2 febbraio 2008

"Spostatosi completamente da un asse ontologico ad uno epistemologico, il vortice carniano volge ormai il suo sguardo su come raccontare anzichè su cosa raccontare.
In quest'ottica, la parola "fine" ovviamente non può essere che una pura chimera, poiche almeno uno dei livelli ontologici previsti dalla narrazione resta perennemente attivato. Ovvio quindi che dopo aver suonato tutte le sinfonie lo strumentista si interroghi sulle potenzialità dello stumento, sull'atto stesso del suonare"
"A volte mi stupisci"
"Però garantisco la tua sopravvivenza"
"ma non riesci a togliere la puzza di piscio dal tappeto"
"Fanc.. hai ragione"
"Non mi dire"
"Beh, abbiamo davanti parecchie strade, no?"
"Si, adesso che quei due litigano per il Burberrys e vorrebbero gettare la spugna"
"Ma chi ha vinto?"
"Myr. E' più creativo, si pone meno limiti"
"Ma non è ancora finita, vero?"
"Certo che no"
"Allora perchè ogni tanto scrivi "fine"?
"Perchè mi garba"

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